

Caratteristiche generali:
Il Trifoglio alessandrino fornisce un
foraggio ben appetito dal bestiame, di pregevole qualità ed alta digeribilità.
Presenta un valore nutritivo simile a quello della medica, rispetto alla quale
in genere manifesta un contenuto di fibra più basso. Può essere inserito nell'ordinamento
come coltura principale (prato avvicendato di breve durata) o intercalare (erbaio
primaverile/estivo).
È da considerarsi una pianta miglioratrice per l'apparato radicale
fittonante e ricco di tubercoli. Le avversità che possono dare serie preoccupazioni sono
limitate, fra queste ricordiamo: Erysiphe polygoni (oidio o mal bianco), si manifesta sulle
foglie, che man mano infittisce fino ad apparire come una efflorescenza di colore giallo
biancastro. Tra le altre possibili crittogame sono da ricordare i generi Phytium effusarium,
che possono procurare danni all'impianto.
- Portamento della pianta (inizio fioritura): eretto
- Altezza stelo principale (inizio fioritura): cm 97
- Forma della fogliolina terminale: ellittica
- Lunghezza della fogliolina terminale: mm 54
- Larghezza della fogliolina terminale: mm 14
- Ramificazioni con infiorescenze: n. 13
- Infiorescenza: sessile
- Lunghezza delle brattee in rapporto al calice: ½
- Colore del vessillo: bianco/crema
- Colore del seme: giallo
- Classificazione della fioritura: 145 giorni dall'inizio dell'anno

- Pianta annuale con ottima capacità di ricaccio
- Portamento: eretto
- Epoca di fioritura: medio tardiva
- Attitudine alla produzione foraggera: ottima
- Attitudine alla produzione granellare: buona
- Rapporto foglie/steli: 0.66
- Resa in sostanza secca: 20-25%
- Resistenza al freddo: ottima
